3^ edizione – I “tanti” volti del bello
Partenze e arrivi da e verso Fondi

QUEI PANNI VOLUTAMENTE SCOMPOSTI…
… buttati lì.

La sola coreografia in grado di disegnare la vita dei migranti: incerta, scomposta come una canna sbattuta dai venti, piena di incognite e speranzosa, tentennante, sfruttata, spesso silenziosa, invisibile….

Eppure, in questa III^ edizione del Viaggio nella bellezza – 11 e 12 giugno – dal titolo “Le migrazioni ovvero i «tanti» volti del bello”, attraverso il canto, la poesia, la recitazione, la musica, la cucina, l’arte, abbiamo scoperto la ricchezza di umanità e il potenziale di bellezza che sta dietro queste esistenze apparentemente
monocromatiche – “grigie”? – e apofatiche – senza parola!

Persone profonde, belle, vere, intelligenti, colte; persone che soffrono ma capaci anche di sorridere – più di noi…. – che sognano, come padre Komitas, armeno.

Ha viaggiato per tutta la sua regione ascoltando, registrando e curando la trascrizione e l’armonizzazione di
canti popolari e danze folkloristiche sognando di raccogliere l’identità del suo popolo attraverso la musica,
per poi farne apprezzare la bellezza in tutto il mondo con un coro polifonico da lui diretto. Deportato, durante
il genocidio armeno del 1915 nell’Anatolia centrale, è l’autore dello struggente Canto dell’emigrante KrunK,
La Gru:

Gru, da dove vieni? Sono schiavo della tua voce!
Gru, non hai qualche notizia dal nostro paese?
Non avere fretta, presto ti unirai al tuo stormo;
Gru, non hai qualche notizia dal nostro paese?
Ho lasciato la mia casa e la mia vigna per venire
qui,
Ogni volta che sospiro, la mia anima è lacerata;
Gru, fermati un attimo, la tua voce è così dolce
per il mio cuore!
Gru, non hai qualche notizia dal nostro paese?
(…)
Non distinguo più la domenica dai giorni della
settimana.
Mi hanno passato allo spiedo e mi hanno messo
sul fuoco.

Non m’importa se brucio, è l’essere lontano dal
mio che soffro;
Gru, non hai qualche notizia dal nostro paese?
Dio, ti esorto ad avere pietà e ad essere
misericordioso;
L’emigrante ha il cuore ferito e i suoi polmoni
sono consumati,
Il pane che mangia è amaro e l’acqua che beve
non gli giova;
Gru, non hai qualche notizia dal nostro paese?
(…)
L’autunno è arrivato; con migliaia di tuoi
compagni,
Hai formato uno stormo e te ne vai di qui;
Non hai risposto e te ne sei andata!
Gru, vattene, vattene dal nostro paese!

Il sottotitolo a questa edizione recita così: “Partenze e arrivi da e verso Fondi”. Una chance di speranza noi fondani ce l’abbiamo… se solo non dimenticassimo che migranti lo siamo stati anche noi!

Suor Florenza op

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